INTERVIEW RTL – Pascal Klein fondatore MegaSecur.Europe – 18 gennaio 2017
Un’alluvione è un po’ come una corsa contro il tempo. Quanto tempo ci vuole per implementare il sistema?
Nel nostro caso, oggi per 500m di protezione sulle banchine della Senna, serve circa 1h30 per dispiegare tutto. Il sistema è ripiegato in matassine, in contenitori a spiegamento rapido. In realtà sul mercato esistono pochissimi sistemi di protezione: conosciamo i sacchi di sabbia… È un po’ il sistema di protezione del secolo scorso… Esistono protezioni in alluminio, saldate meccanicamente, che sono abbastanza pesanti, complicate da installare, che necessitano di spazio per lo stoccaggio, che bisogna ancorare, con Water-Gate, siamo stati i primi e gli unici in effetti ad aver inventato un nuovo sistema di protezione antialluvione d’emergenza in grado di adattarsi a qualsiasi terreno, il sistema di protezione urbana per eccellenza.
Noi lo chiamiamo il giubbotto di salvataggio delle città contro le alluvioni!
Pertanto è facile da maneggiare e manovrare. Quante persone servono per implementarlo?
Servono 3 o 4 persone per implementare il sistema. È maneggevolissimo Serve un minimo di formazione, in quanto è un prodotto tecnico, inoltre bisogna rispettare delle regole e delle misure di sicurezza elementari. Il prodotto può essere in seguito utilizzato per 20 o 30 anni e, quindi, corrispondere a ciò che viene chiamata, una grande alluvione, la cosiddetta alluvione centennale, che certamente si verificherà. Ogni anno che passa, la probabilità aumenta.
Alluvione centennale: ogni anno, la probabilità che venga raggiunto o superato il livello di riferimento è di 1/100.
È costoso per le imprese?
Ciò dipende dall’altezza della protezione, bisogna considerare un importo compreso fra i 200 e i 1000 euro per metro lineare. Il costo dovrebbe essere considerato nel contesto della valutazione dei rischi. In qualsiasi decisione di investimento in protezione, bisogna effettuare un’analisi costi benefici Relativamente all’alluvione centennale nella regione di Parigi, i rischi economici sono altissimi. E, purtroppo, oggi in termini di protezione, in quanto, ancora una volta, non è stato fatto quasi nulla. Si tratta di un costo ridicolo, rispetto ai rischi da tutelare.
La vostra azienda opera in tutta Europa. Esistono differenze fra i paesi di fronte al rischio di alluvione?
Si rileva che le politiche e la sensibilità in merito alla protezione differiscono enormemente da un paese all’altro. In Francia bisogna attendere la dichiarazione di calamità naturale per essere rimborsati. Nei paesi anglosassoni, l’approccio è molto diverso. Negli ultimi anni sono stati effettuati numerosi sforzi sul piano della prevenzione per comprendere le alluvioni, ridurre i versamenti idrici con bacini di espansione, sensibilizzare la popolazione sul rischio di alluvione, ma, in realtà, per il giorno in cui l’evento si verificherà, non è stato previsto veramente nulla per proteggere i beni o le infrastrutture. Non vi sono fatalità a farsi inondare. Inoltre si può lanciare quasi certamente un appello alle comunità, a tutti i comuni, le imprese pubbliche e private, di quale protezione disporrete il giorno in cui arriverà l’alluvione?
Quanto è affidabile il sistema che proponete?
Le nostre dighe sono state certificate l’anno scorso da FM Global, il gruppo assicurativo immobiliare leader al mondo, in seguito a test di resistenza in bacino di carenaggio. Oggi offriamo un prodotto totalmente affidabile, poco costoso e facile da implementare. Adesso ho quasi voglia di dire che c’è solo da sperare evidentemente che l’alluvione non arrivi, ma arriverà, è una certezza! Se non a Parigi, arriverà un po’ più a monte o su un altro fiume o in un’altra città. Esistono delle protezioni, oggi bisogna combinarle intelligentemente in relazione al rischio che evidentemente si verificherà….
È un prodotto di origine francese?
È una tecnologia canadese, viene dal Quebec. È stato un geniale progettista industriale di nome Danile Dery a inventare il concetto 18 anni fa, un concetto che non ha mai cessato di perfezionare. Questo è ciò che ci consente oggi di essere dinamici in un ambiente urbano. Abbiamo recentemente testato e messo a punto nuove dighe, che ci consentono di avere una tenuta al suolo più debole facendo in modo che possano infilarsi quasi ovunque tra l’arredo urbano. Senza contare le reti fognarie, che rappresentano una minaccia per i sistemi di protezione in caso di innalzamento del livello dell’acqua. Oggi siamo perfettamente in sintonia e pronti a intervenire ovunque vi sia una necessità.